Cicoria selvatica

Caratteristiche:
pianta annuale, biennale o perenne, il fusto flessuoso, eretto o prostrato, setoloso in basso, molto ramificato, spigoloso, cavo, contenente un lattice bianco, raggiunge altezze variabili da 30 a 120 cm; le foglie basali lunghe da 10 a 25 cm sono sommariamente pennatopartite, mentre quelle cauline sono lanceolate e progressivamente ridotte, la superficie appare pelosa; i fiori, di color azzurro intenso, sono ligulati e lunghi circa 1 cm, i capolini solitari si presentano nelle ascelle fogliari; il frutto è un achenio conico, lungo circa 2 - 3 mm, sormontato da una coroncina di piccole squame.

Fioritura: da luglio a novembre.

Habitat: cresce nei boschi e nelle boscaglie margine dei sentieri, dei campi, delle strade, scarpate, incolti, macerie.

Diffusione: in tutti i continenti; in Italia è una specie molto comune su tutto il territorio.

Nome volgare: Cicoria selvatica.

Famiglia: Asteracee (Composite).

Genere: Cichorium intybus.

Sinonimi: Radicchio selvatico.

Nomi locali: Radiccia, Costetti (Liguria), Sicoria, Raghiccia (Piemonte), Radec, Sicoria selvadega, Cicoria (Lombardia), Radichio, Radecio (Veneto), Zicoria, Radeec, Gorgnal (Emilia), Cicorella, Radici amare (Toscana), Giransoli, Grugno (Marche), Mazzocchi (Lazio), Cecora (Abruzzo), Cuquera (Basilicata), Ciquera, Cicuredda (Puglia), Ciconia, Scalora (Sicilia), Zicoria (Sardegna).

Particolarità: pianta officinale.

Curiosità: dal greco kichorion (kichorion) o kichoreia (kichoreia), di etimologia incerta.